SALDI- ISTRUZIONI PER L’USO
di OminoUovo
Oggi vi darò alcune indicazioni sull’undicesima piaga d’Egitto, quella che conoscono solo le commesse: I SALDI. Capitano due volte l’anno: quelli estivi che iniziano più o meno i primi di luglio e quelli invernali che iniziano i primi di gennaio.
Non puoi lontanamente immaginare di cosa sia capace il genere umano finché non lo vedi destreggiarsi nei negozi durante questo periodo. I clienti strani ci sono tutto l’anno, ma durante i saldi si moltiplicano e tirano fuori il peggio meglio di sè. Si trasformano in Attila. In questo lasso di tempo tutto è giustificato, tutto si può prendere e se non serve si butta a terra e si lascia lì, “tanto ci pensa la commessa a mettere a posto“. E’ legittimo interrompere, spingere e se necessario urlare un “IO LA DENUNCIO”.
Se sei una commessa alle prima armi non lo sai, ti prepari carina, delicata e gentile come sempre. Ma Attila non avrà pietà e ti distruggerà con domande, critiche o richieste di ogni tipo. Se invece hai alle spalle anni di esperienze (nel mio caso sono in trincea dal 2009) il primo giorno dei saldi ti alzi, ti fai due righe nere sotto gli occhi e ti metti la fascia da Rambo e con l’armatura in titanio sei pronta ad accogliere i clienti appena si apriranno le gabbie porte. Sul contratto di una commessa non c’è scritto commessa, ma soldato.
“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Carte di credito da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,alle casse del piano terra.
E ho visto clienti balenare nel buio in cerca di non sanno nemmeno loro cosa, basta che sia in saldo. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia…”
Ecco quindi alcune istruzioni per l’uso per quei clienti che vogliono affrontare al meglio questo momento.(Nota bene: alcune sono da seguire anche durante il resto dell’anno).
- Nuova collezione vuol dire MERCE NON IN SALDO: non convincersi che il prezzo sia ancora da saldare o che il cartellino con lo sconto si sia semplicemente staccato. Di solito, alla nuova collezione è esposta in bella vista, i capi sono piegati e messi in ordine. C’è un motivo: non c’è alcuno sconto.
- Il cartellino con lo sconto non vive di vita propria ed è composto da: a) prezzo originale barrato b) percentuale di sconto c) prezzo finale. Non chiedere in cassa insistentemente se il prezzo finale è da scontare ulteriormente. Non c’è nessun inchiostro magico o scritta elfica che comparirà davanti al fuoco che possa svelarvi sconti segreti.ù
- No, le commesse non sono in saldo. Lasciatele dove le avete trovate, non fanno parte della merce. I clienti uomini che loro malgrado sono stati obbligati dalle corrispettive compagne ad assisterle nel campo di battaglia o che magari l’hanno ingenuamente fatto di proposito, sono pregati di evitare battute antiche quanto lo sono i saldi verso quelle commesse che stanno cercando di sopravvivere a una lunga lunga giornata.
- La merce in saldo è tutta eposta: se c’è un modello di borsa in colori: nero, rosso e bianco non chiedere se per caso abbiamo dimenticato di esporre lo stesso modello in color: Grigio Asfalto o Blu petrolio o Testa di Moro. Se del maglione che ti piaceva tanto sono rimaste solo le taglie EXTRA LARGE o EXTRA SMALL è legittimo chiedere alla commessa se per caso è rimasta una MEDIUM in magazzino SE E SOLO SE a) abbiate guardato prima se magari la vostra taglia non sia finita PER TERRA, lanciata a mo’di cerbottana da qualche vostro simile b) una volta che il commesso/a sia tornato dal magazzino con una quasi certa risposta negativa la vostra reazione NON sia: “HA CONTROLLATO BENE?”
- LA COSTUMER CARD non ti dà superpoteri e nemmeno diritti AD PERSONAM. I possessori di tali carte non hanno il diritto di buttare più cose contemporanemente, insultare gli altri clienti, passare la fila alla cassa, usufruire del bagno del personale, puntare il dito in faccia ai commessi, entrare 5 MINUTI dopo l’ orario di chiusura e tanti altri diritti SUPER PARTES inventati sul momento.
- Le scale pedonali (non quelle mobili, più intuitive per i cervelli pigri di adesso), strano ma vero, servono SIA PER SALIRE CHE PER SCENDERE…ANCHE NEL PERIODO DEI SALDI. Non funzionano a mo’di targhe alterne. Così come le porte, assurdo lo so, sono POLIFUNZIONALI (ultima generazione) e servono sia per ENTRARE che per USCIRE. La specie umana è dotata di retromarcia. Non segue un unico senso vettoriale. Se da quella porta sei entrato, da quella porta uscirai. Nessun armadio di Narnia ti aspetta tra i giacconi. Evitare quindi domande insensate tipo
“DA QUESTE SCALE SI SALE o SI SCENDE?” “DA QUELLA PORTA SI ESCE ANCHE?” (giuro che me le hanno fatte) - il “Buongiorno” / “Buonasera” e il “Per favore”/”Grazie” non sono termini proibiti durante i SALDI. Ripetiamo insieme: NON SONO TERMINI PROIBITI.
- Esiste un orario di apertura e uno di chiusura. Non presentarsi fuori dal negozio un’ora prima che apra a meno che non vi piaccia fare del vouyerismo e osservare come un commesso pulisce. Men che meno non presentarsi il minuto dopo che il negozio ha chiuso rivendicando una COSTUMER CARD (vedi punto 5).
- L’ubiquità non è ancora una caratteristica propria delle commesse. Ci stiamo lavorando su.
- IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE è un concetto inventato da un cliente. Ha ragione chi è educato, cortese e comprensivo nei confronti di chiunque stia svolgendo un lavoro nel quale il cliente non è competente. (Commesso ma anche pizzaiolo, medico o giudice, tecnico software o idraulico, qualsiasi lavoro insomma).
Perché dopo 13-14 ore a passate a correre, sistemare, sorridere, spiegare, ascoltare, e soddisfare ogni esigenza per ogni tipo di clientela per il primo che dice
“MA TU NON SAI CHE IO SONO CLIENTE E QUINDI HO SEMPRE RAGIONE?”
un consiglio su dove andare le prossime vacanze sarebbe solamente cosa buona e giusta.
Evviva Poldino, Evviva le metafore educate per dire “vaffanculo”.
p.s. Questo post vale anche per chi vive i saldi dall’altra parte della carreggiata, per le commesse e i commessi. La maleducazione perenne è trasversale. E’ nociva e alla fine non porta a nulla. Si richiede solo civilità e buon senso: DA PARTE DI TUTTI.
Ahah povera Cri. Mi faccio una risata per il tuo racconto ma ti faccio pat pat per il brutto periodo che stai passando. Credo preferiresti essere ammalata, non è vero? Per quanto riguarda il punto buongiorno buonsera grazie per favore sai, mi son trovata in certi negozi di abbigliamento dove la commessa di turno (che si vede nun c’ha voja!) ti guarda male, ti tratta male e ti risponde malissimo. Io sono sempre cortese, saluto e chiedo per favore, però quando vedo gente così perdo la gentilezza e non saluto nemmeno io. In fondo, almeno con chi è cortese, potrebbero esserlo anche loro. Trovo giustificato essere meno cortesi con chi è facente parte della mandria di assalitori che si presenta in periodo di saldi, e non 🙂
Pensa che un giorno mi sono ritrovata a guardare delle magliette, poi le ho ripiegate accuratamente nello scaffale. Non so, io odio gli scaffali disordinati, non ce la farei mai a lasciare in giro prodotti…
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Brava! Anzi bravissima.
Ovviamente anche da parte della commessa ci deve essere il BUON ESEMPIO di cortesia ed educazioni e purtroppo e non giustifico quelle, come nel tuo caso, a un segno di cortesia rispondono maleducatamente o peggio ancora ti ignorano. Da queste mi DISSOCIO!
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❤️
Quindi, ne deduco che tu saresti la commessa perfetta, ed io la cliente perfetta! 😄
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Ahahaha no la commessa perfetta non risponderebbe a chi le manca di rispetto. Io diciamo che ho le mie armi ironiche con cui lottare! 😀
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Omina, mi piace l’ironia con cui racconti e il tuo mettere in luce l’importanza della gentilezza. Ce la dimentichiamo in certe occasioni e dimentichiamo di rispettare chi sta lavorando, come se non fosse una persona con emozioni, vita, stanchezza…
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Grandissima Omina, mi piace il tuo stile!
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Tempo fa ero a cena in un ristorante gestito da amici di famiglia. Il proprietario si occupa di accogliere i clienti e prendere le ordinazioni ed è sempre assolutamente impeccabile: giacca, cravatta, totale disposizione nei confronti dei clienti, sorriso stampato e gentilezza a profusione. Una volta, dopo aver preso l’ordinazione di un papà e di una mamma (dando ovviamente del “lei”) si è “azzardato” a chiedere alla piccola (che avrà avuto 6-7 anni) “E a te che cosa posso portare?”. La reazione del padre è stata “Guardi che può dare del “lei” anche a mia figlia”. Questo giusto per dire che gente c’è al mondo…
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Non si finiscemai di scoprire quante varianti possano esserci del genere umano. E piú le conosco piú mi faccio domande…
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Bel post, davvero. Pensa, io nemmeno ci vado a comprare in periodo di saldi, al massimo mi accontento di quel che trovo gli ultimi giorni se proprio devo, quest’anno addirittura sto pensando di comprare in internet. Proprio perché la gente sta fuori di testa. Ci sono file di macchine infinite verso i parcheggi dei centri commerciali, si inciampa sui vestiti e per trovare sia la scarpa destra che la sinistra potrei perdere due anni di vita. E c’è gente che compra semplicemente perché le cose non stanno a prezzo pieno. Bah. I saldi mi fanno pensare cose tipo “io odio il genere umano”. Tra saldi e spese sotto Natale non so cosa sia peggio, giuro.
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È una bella lotta! A Natale sono tutti con l’ansia del regalo e spesso nemmeno comprano perchè aspettano i saldi. Ma qualche sorriso in più (dovuto credo all’avvicinarsi delle ferie natalozie) lo vedi. I saldi sono il peggio del peggio. Folla impazzita e maleducazione. Spesso si fanno acquisti sbagliati e poi si ritorna a cambiarli. Se Darwin avesse visto il genere umano sotto i SALDI avrebbe cambiato qualcosa sulla sua teoria dell’evoluzione.
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tu sei un genio! le scale a targhe alterne mi hanno fatto cappottare dalla sedia!
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Ahaha GIURO. È capitato piú di una volta. A un signote avevo risposto cosí: che era a targhe alterne e che quel giorno poteva solo salire. A un altra ho risposto che stavamo aspettando la delibera del comune. MA SI PUÒ???
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Gli unici consigli per i saldi che ho letto volentieri! Io odio fare shopping e odio farlo durante i saldi. Ma sono la gioia delle commesse gentili, basta un sorriso e io compro, non provo niente, non controllo prezzi/taglie/colori/forme. E se ho sbagliato, cosa che ovviamente spesso accade, non torno a cambiare perché è troppo sbattimento. 🙂
Buon lavoro!
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Grazie!! Ahahah ma no dai, quando sbagli (anche a me capita spessissimo) hai tutto il diritto di farti cambiare il prodotto. Di solito è entro 30gg con lo scontrino. Per i saldi la politica è diversa a seconda del negozio. 🙂
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Esilarante la descrizione che mi ha strappato varie risate (anche se sono sul treno e tutti mi guardano strano…. Ahimè , sono una pendolare anche io….). Avvilente la maleducazione costante di noi italiani……
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Davvero: avvilente è la parola giusta!
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