ominouovo

commessa, dobermann munita, pendolare a Roma, mamma, What else?

PRIMOGENITO

Ci hai fatto passare notti insonni e tutt’ora ti fai capire benissimo e di prima mattina vuoi venire a dormire nel lettone. Ma COME ME, ti piace dormire a “cucchiaio”, piegato, in quella posizione fetale che ancora ricordi, con la tua schiena appoggiata a me e le mie braccia che ti avvolgono.

Non sei mai stato un gran mangione, o meglio, vai a periodi. Se sei tranquillo mangi e finisci tutto. Se qualcosa ti ha stressato o se non stai benissimo è un’impresa farti mangiare. Ma COME ME, adori la frutta.

Quando usciamo e ti porto lungo i marciapiedi sembri quasi annoiato, ma i tuoi occhi si illuminano appena vediamo un parco. Inizi ad emettere versetti di euforia cercando di allungarti col collo come se in questo modo arrivassi prima. Osservi, guardi, ascolti, tocchi. E COME ME, non ci fai tanto caso se poi ti sporchi. E’ questo il bello no?

Abbiamo perso delle amicizie dopo il tuo arrivo perchè per alcune persone passare del tempo tra amici è bello, MA SENZA di TE è meglio. E non giudico chi preferisce stare per conto proprio, stare senza. Ognuno è libero di vivere come vuole. Semplicemente non voglio più sforzarmi di far capire alle persone che il POCO TEMPO che ho per stare con te lo voglio sfruttare. E va bene uscire, va bene vedersi il weekend, ma tu vieni con me e stai con me. E se per gli altri è un problema, se per gli altri è un’esagerazione, saluto e vado avanti.  Non pretendo che la gente ti ami, ti cerchi e giochi con te, ma COME TE, chiedo solo rispetto per il  NOI che si è venuto a creare. 

Ti piace stare in mezzo a noi sul divano, addormentarti mentre Cro guarda la Roma o qualche partita importante, ma COME ME ti stranisci per l’esultanza esagerata a ogni singolo GOAL. Insomma…ha solo messo una palla dentro una rete.

Ancora devi crescere, ma il tuo carattere l’hai fatto già conoscere. Testardo come CRO quando c’è qualcosa che attrae la tua attenzione. La devi prendere a tutti i costi. COME ME, forse un po’ ingenuo. Basta che qualcuno ti sorrida per essere felice anche tu e pensare che sia una persona BUONA. Vedi del buono in tutti e stai bene con tutti. Tranne quelli col cappuccio. Quelli li imbruttisci…e imbruttisci pure l’aspirapolvere.

C’è chi si schifa perchè tocchi tuo fratello. Chi pensa che sia troppo pericoloso farvi vivere insieme. Ma tu COME ME, li ingnori E VAI AVANTI. Loro non possono capire l’attrazione e l’amore che si sta instaurando tra di voi. Non possono vedere la mattina i tuoi occhi che lo cercano e sorridono appena lo vedono e viceversa. La mano che accarezza un musone lungo. Un naso umidiccio che tocca un pancino ciccione.

Impari in fretta, cavolo se lo fai. Ti basta osservare due o tre volte una cosa per provare a ripeterla da solo. A volte mi sento in colpa di non averti ancora insegnato a leggere e a scrivere.

e tu sei COME ME, SHAQUILLE O NEAL: sgraziato, maldestro, ma non fai apposta a rompere le cose,  e non sei contento se non siamo tutti insieme. E ho come l’impressione che Poldino stia seguendo le tue orme…e potrei scrivere esattamente le stesse cose su di lui.

Un PRIMOGENITO acquisito, che crescerà insieme all’altro PRIMOGENITO , quello col sorriso perenne da OMINOUOVO. IMPORTANTI IN EGUAL MODO. 

evviva Poldino, evviva chi ha pensato stessi parlando di lui invece era SHAQUI!

(per chi ancora si chiede MA COL CANE COME FACCIO? un anno fa scrivevo questo, e non fa mai male rileggerlo).

POLDINO E I SUPERPOTERI

Poldino ha dei superpoteri tutti suoi.

Anche a me era successo. Durante la gravidanza mi aspettavo di ricevere in dono quel SUPEROLFATTO di cui tutte parlavano. Sintomo quasi certo di una gravidanza in atto.

“Sentirai gli odori in modo più intenso!”

“Li sentirai anche a distanza”

e già  mi aspettavo di poter condividere con Shaqui lunghe passeggiate alla ricerca di tracce, odori e capire come si sente un cane quando fiuta qualcosa e invece niente:  FAZZOLETTO DA NASO SEMPRE A PORTATA DI MANO, STANCHEZZA E INCONTINENZA.  Ho avuto i sintomi sbagliati: quelli SENILI.

Normale dunque che Poldino abbia preso da me e che quindi non abbia i normali sintomi di un 9 MESENNE,

Osservando la realtà che ci circonda, ho potuto constatare che IN MEDIA un 9 mesenne

  • gattona
  • ha detto almeno una volta “MAMMA”
  • ha almeno UN DENTE

Poi vabeh c’è la categoria dei  bimbi-prodigio che è ancora più avanti. IL BIMBO-PRODIGIO ha mediamente 1 o due mesi in meno di tuo figlio e. riportando i resoconti della madre (che si autodefinisce SUPERMAMMA):

  • ha iniziato a camminare quando il tuo iniziava da poco a stare seduto da solo. Ora corre, salta e fa break dance
  • ha detto prima “MAMMA“, poi “PAPÀ‘” poi “AUSTRALOPITECO” e ha tradotto tutto anche in inglese
  • ha già tutti i denti: quelli DEFINITIVI (sta aspettando che il topolino gli mandi un bonifico).
  • ha già assaggiato e gradito tutto lo scibile culinario e sta collaborando con CRACCO per un nuovo libro di ricette.
  • ha già trovato lavoro, sta facendo carriera e presto sarà il tuo capo.

Poldino non ha niente di tutto ciò. Non ha le caratteristiche di un BIMBO-PRODIGIO ma nemmeno quelle di 9 MESENNE MEDIO. Poldino ancora  NON gattona, NON ha ancora nessun dente, NON ha mai detto MAMMA,/PAPÀ/SHAQUI o qualsivoglia componente della famiglia, ma anche e soprattutto NON si fa mettere in soggezione dai coetanei.

Oh, no! Perchè Poldino non avrà i sintomi di 9 mesenne. Ma ha dei SUPERPOTERI, superpoteri TUTTI SUOI.

1) LA SMATERIALIZZAZIONE. Poldino riesce ad andare da un punto A a un punto B, senza farti capire come ha fatto. Non gattona, ma nemmeno striscia. Lo metti in un angolo e dopo 10 minuti lo trovi all’angolo opposto. Come è stato possibile? L’ha portato lì Shaqui? Uno dei suoi giochi è una PassaPorta di Harry Potter? Si smaterializza in punto per ricomparire in un altro?. E perchè questo succede solo quando tu non lo stai guardando? Incuriosita dalla cosa, l’altro giorno ho voluto FILMARE IL FENOMENO: sembra che il suo trucco sia stendere il braccio e rotolare su di esso avanti e indietro. Alla fine con un movimento simile a quello che farebbe un compasso SI SPOSTA, fa un cerchio e arriva praticamente alla parte opposta del diametro. Insomma, SIORE E SIORI: Poldino non gattona, non striscia e non cammina, ma ha il senso della GEOMETRIA! YOU WIN

2) LE SPIE LUMINOSE. Come tanti altri bambini, non sai mai dove hanno montato il pulsante di spegnimento quando piangono o iniziano a UNGHEGGIARE all’infinito, ma il mio me l’hanno consegnato con le SPIE D’ACCENSIONE. Le guance. Dopo ogni dormita, o prima che inizia il suo momento di IPERATTIVITà: tac: gli vengono le guance rosse, ma non pensate a un tenero colorito,no no! Gli vengono proprio due PALLE ROSSE sulle guance, alla HEIDI, che pian piano sbiadiscono quando ormai il motore ha carburato. All’inzio pensavo gli venissero quando era accaldato, invece no. A qualsiasi temperatura lui stia ZAC: si accendono le spie luminose.

3) SENSORI DI MOVIMENTO e ALLARMI SONORI . Viene dondolato? si addormenta. Smetti di dondolarlo e sgusci fuori dalla stanza come solo i veri NINJA saprebbero fare? Si sveglia. Stai sentendo senza accorgetene la radio o sentendo un po’ di musica? Niente, lui ti lascia tranquillo. Stanno per dare finalemnte una notizia al TG che volevi sentire o qualcuno ti sta dicendo una password importante al telefono? SCATTA L’ALLARME SONORO e parte un gridolìo. Di gioia o di pianto non importa. L’obiettivo è non farti sentire.

4) ESPONENTE DEL DADAISMO:  Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e ripreso in quel di Roma nel 2014 da Poldino. Non dice MAMMA, ma una cosa la dice, forse fin troppo: DADA. E’ tutto DADA.  La pappa è DADA, il gioco è DADA, Shaqui è DADA, papà è DADA, io sono….no io al momento non sono neanche DADA. Appena si sveglia partono dei DADA a ripetizione, così come quando gli cambio il pannolino.

5) SPANNOLINAMENTO PRECOCE: ancora non gliel’ho insegnato, ma ormai mi sta facendo chiaramente capire che lui la pipì la fa ANCHE se non ha il pannolino. O meglio, la fa esattamente in quei 2 secondi quando hai appena tolto il vecchio, per metterne uno nuovo. Così, tanto per farti vedere che è capace di farla anche così, in modalità FREE.

6) CIUCCIO ARRICCIA-SPICCIA e AUTOCOCCOLAMENTO: questo è quello che mi ha colpito di più. Ormai ovunque vai, qualsiasi ora del giorno sia e qualsiasi cosa Poldino stia facendo, se gli dai il ciuccio ISTANTANEAMENTE con la manina si mette ad accarezzarsi la testa e se becca quel solitario capello lungo se lo prende e se lo arriccia. SI AUTOCOCCOLA INSOMMA. Che poi detto così uno si chiede se delle coccole da noi le riceva: SEMPRE E CONTINUAMENTE. Ma le sue je piacciono di più e anzi…piacciono pure a noi. Quando Poldino non se ne accorge, Cro sostituisce il capello con la sua barba e resta lì le ore a farsi accarezzare. Noi coccoliamo lui e lui coccola noi. SHAQUI ci fa la foto e la manda a telefono azzurro.
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ecco quindi, perchè NON SI LASCIA intimorire da cosa sanno fare gli altri e cosa non sa fare lui. Non si fa mettere in soggezione, perchè lui ha dei SUPERPOTERI TUTTI SUOI. E LAST but non LEAST: lui va all’asilo Nido con Shaqui: IL BAT-CANE!

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EVVIVA POLDINO, evviva IL ROTOLAMENTO IN ASSE.

SALDI- ISTRUZIONI PER L’USO

Oggi vi darò alcune indicazioni sull’undicesima piaga d’Egitto, quella che conoscono solo le commesse: I SALDI. Capitano due volte l’anno: quelli estivi che iniziano più o meno i primi di luglio e quelli invernali che iniziano i primi di gennaio.

Non puoi lontanamente immaginare di cosa sia capace il genere umano finché non lo vedi destreggiarsi nei negozi durante questo periodo. I clienti strani ci sono tutto l’anno, ma durante i saldi si moltiplicano e tirano fuori il peggio meglio di sè. Si trasformano in Attila. In questo lasso di tempo tutto è giustificato, tutto si può prendere e se non serve si butta a terra e si lascia lì, “tanto ci pensa la commessa a mettere a posto“. E’ legittimo interrompere, spingere e se necessario urlare un “IO LA DENUNCIO”.

Se sei una commessa alle prima armi non lo sai, ti prepari carina, delicata e gentile come sempre. Ma Attila non avrà pietà e ti distruggerà  con domande, critiche o richieste di ogni tipo. Se invece hai alle spalle anni di esperienze (nel mio caso sono in trincea dal 2009) il primo giorno dei saldi ti alzi, ti fai due righe nere sotto gli occhi e ti metti la fascia da Rambo e con l’armatura in titanio sei pronta ad accogliere i clienti appena si apriranno le gabbie porte. Sul contratto di una commessa non c’è scritto commessa, ma soldato.

“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.

Carte di credito da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,alle casse del piano terra.

E ho visto clienti balenare nel buio in cerca di non sanno nemmeno loro cosa, basta che sia in saldo. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia…”

Ecco quindi alcune istruzioni per l’uso per quei clienti che vogliono affrontare al meglio questo momento.(Nota bene: alcune sono da seguire anche durante il resto dell’anno).

  1. Nuova collezione vuol dire MERCE NON IN SALDO: non convincersi che il prezzo sia ancora da saldare o che il cartellino con lo sconto si sia semplicemente staccato. Di solito, alla nuova collezione è esposta in bella vista, i capi sono piegati e messi in ordine. C’è un motivo: non c’è alcuno sconto.
  2. Il cartellino con lo sconto non vive di vita propria ed è composto da: a) prezzo originale barrato b) percentuale di sconto c) prezzo finale. Non chiedere in cassa insistentemente se il prezzo finale è da scontare ulteriormente. Non c’è nessun inchiostro magico o scritta elfica che comparirà davanti  al fuoco che possa svelarvi sconti segreti.ù
  3. No, le commesse non sono in saldo. Lasciatele dove le avete trovate, non fanno parte della merce. I clienti uomini che loro malgrado sono stati obbligati dalle corrispettive compagne ad assisterle nel campo di battaglia o che magari l’hanno ingenuamente fatto di proposito, sono pregati di evitare battute antiche quanto lo sono i saldi verso quelle commesse che stanno cercando di sopravvivere a una lunga lunga giornata.
  4. La merce in saldo è tutta eposta: se c’è un modello di borsa in colori: nero, rosso e bianco non chiedere se per caso abbiamo dimenticato di esporre lo stesso modello in color: Grigio Asfalto o Blu petrolio o Testa di Moro. Se del maglione che ti piaceva tanto sono rimaste solo le taglie EXTRA LARGE o EXTRA SMALL è legittimo chiedere alla commessa se per caso è rimasta una MEDIUM in magazzino SE E SOLO SE a) abbiate guardato prima se magari la vostra taglia non sia finita PER TERRA, lanciata a mo’di cerbottana da qualche vostro simile b) una volta che il commesso/a sia tornato dal magazzino con una quasi certa risposta negativa la vostra reazione NON sia: “HA CONTROLLATO BENE?”
  5. LA COSTUMER CARD non  ti dà superpoteri e nemmeno diritti AD PERSONAM. I possessori di tali carte non hanno il diritto di buttare più cose contemporanemente, insultare gli altri clienti, passare la fila alla cassa, usufruire del bagno del personale, puntare il dito in faccia ai commessi, entrare 5 MINUTI dopo l’ orario di chiusura e tanti altri diritti SUPER PARTES inventati sul momento.
  6. Le scale pedonali (non quelle mobili, più intuitive per i cervelli pigri di adesso), strano ma vero, servono SIA PER SALIRE CHE PER SCENDERE…ANCHE NEL PERIODO DEI SALDI. Non funzionano a mo’di targhe alterne. Così come le porte, assurdo lo so, sono POLIFUNZIONALI (ultima generazione) e servono sia per ENTRARE che per USCIRE. La specie umana è dotata di retromarcia. Non segue un unico senso vettoriale. Se da quella porta sei entrato, da quella porta uscirai. Nessun armadio di Narnia ti aspetta tra i giacconi. Evitare quindi domande insensate tipo
    “DA QUESTE SCALE SI SALE o SI SCENDE?” “DA QUELLA PORTA SI ESCE ANCHE?” (giuro che me le hanno fatte)
  7. il “Buongiorno” / “Buonasera” e il “Per favore”/”Grazie” non sono termini proibiti durante i SALDI. Ripetiamo insieme: NON SONO TERMINI PROIBITI.
  8. Esiste un orario di apertura e uno di chiusura. Non presentarsi fuori dal negozio un’ora prima che apra a meno che non vi piaccia fare del vouyerismo e osservare come un commesso pulisce. Men che meno non presentarsi il minuto dopo che il negozio ha chiuso rivendicando una COSTUMER CARD (vedi punto 5).
  9. L’ubiquità non è ancora una caratteristica propria delle commesse. Ci stiamo lavorando su.
  10. IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE è un concetto inventato da un cliente.  Ha ragione chi è educato, cortese e comprensivo nei confronti di chiunque stia svolgendo un lavoro nel quale il cliente non è competente. (Commesso  ma anche pizzaiolo, medico o giudice, tecnico software o idraulico, qualsiasi lavoro insomma).

Perché dopo 13-14  ore a passate a correre, sistemare, sorridere, spiegare, ascoltare, e soddisfare ogni esigenza per ogni tipo di clientela per il primo che dice

“MA TU NON SAI CHE IO SONO CLIENTE E QUINDI HO SEMPRE RAGIONE?”

 un consiglio su dove andare le prossime vacanze sarebbe solamente cosa buona e giusta.

Evviva Poldino, Evviva le metafore educate per dire “vaffanculo”.

p.s. Questo post vale anche per chi vive i saldi dall’altra parte della carreggiata, per le commesse e i commessi. La maleducazione perenne è trasversale. E’ nociva e alla fine non porta a nulla. Si richiede solo civilità e buon senso: DA PARTE DI TUTTI.